Censimento concluso, "contati" 53.931 teramani

TERAMO – Il 29 febbraio si sono concluse le operazioni del 15° censimento delle popolazione che ha visto impegnata l’intera macchina amministrativa del Comune supportato da 34 giovani rilevatori impegnati a dare la “caccia” ai cittadini per “contarli”. Al setaccio sono sfuggiti in pochi visto che il Comune ha censito il 98,6% dei residenti, per un totale di 53.931 individui (25.952 maschi, 27.979 femmine). Per la percentuale che resta si aprono adesso le verifiche sull’effettiva residenza e gli atti di irreperibilità. Scorrendo tra i numeri emerge ancora un dato, e cioè che Teramo non sfugge all’ identikit che fa dell’Italia un “Paese di vecchi”. Infatti, sul totale degli individui censiti, i bambini sotto i 5 anni sono appena 2.681 e i giovani tra i 20 e i 29 anni sono 5.953. Gli incrementi demografici sono frutto per lo più delle nascite da parte ci quei cittadini stranieri che a Teramo rappresentano una fascia di popolazione considerevole, ovvero 2646 (per lo più cinesi e rumeni). I teramani sono stati diligenti dunque nel rispondere alla chiamata dell’Istat ma hanno preferito o strumento del web. Infatti su 25.220 questionari consegnati, 15.472 sono stati caricati on line (un metà dai rilevatori del Comune, gli altri da casa), la parte che resta ha preferito optare per la compilazione del modello cartaceo. I dati, forniti dal Centro Elaborazione Dati del Comune dovranno adesso essere valicati dall’Istat, ma al di là di questo resta la soddisfazione di uno sforzo organizzativo importante anche per altri aspetti. “Il momento del censimento – spiega Roberto Angelini, responsabile del Ced – è importante non solo per l’aspetto socio-demografico ma anche per la municipalità che permette agli uffici di relazionarsi insieme per uno sforzo comune. E’ un momento importante che coniuga anche la possibilità di avere banche dati anagrafiche aggiornate e di fare verifiche utili alla toponomastica”.